Titolo: This is a Shitty Day.
Autore: »TomKaulitz« / TomiKaulitz
Rating: G
Avvisi: quando ne troverò di adatti li inserirò
Genere: Commedia (Insomma... non si sa esattamente come sia questa OS .-.)
Desclaimers: Bill e Tom (in questo caso c'entra particolarmente quest'ultimo) non mi appartengono. Questa one Shot è solo frutto della mia fantasia.A presto un banner, si spera. Chi tra le lettrici è brava con la grafica ed è disposta a farmi un banner per questa storia, mi mandi un MP ^^
This is a Shitty Day.
Era da qualche giorno che avevo creato un profilo su facebook per stare in contatto con degli amici che avevo conosciuto durante le vacanze natalizie in Italia e già c’erano delle ragazze che mi accusavano di essere un
fake. Era davvero incredibile che neanche in un network si riusciva a stare in pace. La gente rompipalle era davvero dappertutto. Avevo conosciuto un ragazzo in questi giorni; era davvero molto simpatico ed eravamo diventati “amici”. Insomma, andavamo molto d’accordo e se c’era l’occasione di parlare un po’, lo facevamo.
Fino a ieri, le cose erano andate diciamo bene. Oggi, invece, le cose erano andate diversamente. Io e Bill – il ragazzo simpatico- avevamo deciso di scambiarci il numero di telefono, cosicché ci sentissimo anche quando eravamo lontani dal nostro fidato pc. Mi aveva dato il buongiorno, e io educato com’ero, avevo ricambiato.
Non l’avessi mai fatto.Dieci minuti dopo compare una chiamata da un numero sconosciuto. Anzi, mi spiego meglio, il numero era privato. Avevo guardato il cellulare per un po’ fin quando non mi decisi a rispondere. Qualcosa questo qualcuno doveva pur volere no?
Avevo risposto. All’inizio c’era stato silenzio, poi una voce femminile parlò.
-Chi sei?-
La voce aveva un non so che di minaccioso, e soprattutto non era tedesca. Aveva un accento strano quasi come se fosse straniera ma vivesse in Germania. Cosa voleva questa da me?
-Mi chiamo Tom, tu chi sei?- domandai dandomi poi immediatamente dello scemo per aver detto chi ero. Fortuna che non avevo detto anche il cognome, se no questa avrebbe fatto in fretta a rintracciarmi.
-Di dove sei?- Ok, già che deviava una mia domanda, mi aveva fatto andare in bestia. Odiavo chi non mi rispondeva alle domande, soprattutto le persone che mi cercavano. Questa ragazza non aveva un nome, per me. Era una sconosciuta e tale rimaneva.
-Sono di Berlino.-
Coglione due volte. Avevo di nuovo risposto e mi maledissi. Perché cazzo non mi tappavo la bocca?
Aveva detto qualcosa a bassa voce e poi aveva chiuso la chiamata. La cosa non quadrava. Perché mi aveva chiesto il nome e dove abitavo? Cosa voleva veramente da me?
Scrollai le spalle un po’ pensieroso e posai il cellulare sulla scrivania. Forse era uno scherzo di cattivo gusto e che, quindi, non dovevo darci più di tanta importanza.
Mi misi davanti al computer e attesi che tutto si caricasse, prima di aprire la pagina di internet, scrivere il nome di facebook e accedere. Non c’era nessuno che mi interessasse in quel momento, così decisi di dare un’occhiata alle foto di Bill.
Cliccai sul suo profilo e andai sulle sue foto. Le foto ritraevano un ragazzo dai lineamenti dolci e delicati, simili a quelli di una ragazza. I capelli corvini che gli ricadevano morbidi sulle spalle. Sembravano morbidi e soffici. I suoi occhi guardavano fisso l’obbiettivo, erano di un color nocciola ed erano molto profondi. Le sue labbra rosee a forma di bocciolo erano incurvate all’insù, quasi cose se stesse sorridendo per qualcosa. Era davvero un bellissimo ragazzo, peccato fosse impegnato con una che aveva un nome incomprensibile.
Lo stavo fissando da un buon paio di minuti e il cellulare prese a vibrare di nuovo, distogliendomi da Bill. Odiai profondamente quell’oggetto. Avevo fatto la ricarica solo il giorno prima e quel coso mi stava già dando non pochi problemi dopo un mese che non lo toccavo. Possibile che oggi nessuno mi volesse dar pace?
Lo afferrai e la chiamata era di nuovo da parte di uno sconosciuto, ma stavolta mi feci più furbo e riattaccai. Sperai che il cellulare non vibrasse di nuovo, ma qualcuno –ovviamente- doveva avercela con me. Riprese a rompere le scatole, ma stavolta era il numero di Bill a comparire sullo schermo. Un sorriso mi nacque spontaneo sulle labbra. Era la prima volta che sentivo la sua voce, e magari una bella chiacchierata con lui mi avrebbe migliorato la giornata che già era incominciata male.
-Pronto?- risposi con voce squillante. Cavolo era la prima volta che ero così felice di parlare al cellulare. Di solito io odiavo che qualcuno mi chiamasse, preferivo di gran lunga messaggiare anche se chi mi avrebbe risposto avrebbe potuto interpretare a modo proprio il mio messaggio, ma me ne fregavo altamente.
-Quanti anni hai?-
Oh no, di nuovo quella di prima. Ma come fa ad avere il numero di Bill? Non è che è la sua ragazza?
Strabuzzai gli occhi. Le aveva dato per caso fastidio che io e Bill ci sentissimo?
-18.-
-Bene. E tua mamma lo sa?-
Corrugai la fronte. Stava dando i numeri? Cosa doveva sapere mia madre?
-Cosa deve sapere mia madre?-
-Rispondimi. Tua madre lo sa?- insistette la sconosciuta digrignando i denti.
-Che cazzo deve sapere eh?- ok, stavolta il mio limite l’aveva superato. Già le sue domande mi avevano fatto perdere la pazienza. E io, Tom Kaulitz, non perdevo mai la pazienza così facilmente, anzi, era davvero raro che mi incazzassi sul serio.
-Chiediglielo e lei ti risponderà.-
Qui si era arrivati al limite dell’assurdo. Questa donna/ragazza non stava per niente bene.
-Ma che cazzo vuoi da me si può sapere?-
-Oh, pure maleducato.- esalò con sarcasmo. Se l’avessi avuta davanti l’avrei ammazzata di botte.
-Ma come puoi pretendere che sia educato con te? Tu mi chiami e mi fai domande di cui non ti deve fregare niente, e non riveli neanche chi sei. Ma chi cazzo ti conosce!-
-Tu non immagini che cosa ti succederà.- e aveva riattaccato. E no, per la miseria, l’aveva fatto di nuovo. Tremavo dalla rabbia.
Questa puttana aveva osato minacciarmi e io non potevo fare niente, perché non sapevo neanche come si chiamava e non potevo denunciare il numero dato che era il numero di Bill. Che diavolo stava succedendo?
Lanciai il cellulare sul letto e ringraziai che durante la giornata non avevo ricevuto più chiamate. Mi stavo preoccupando e la cosa non mi piaceva affatto. Non ne avevo motivo. Berlino era grande e in questa città c’erano tanti Tom. Era impossibile rintracciarmi.
Mi chiesi se aver dato il numero a Bill fosse stata la cosa giusta, dopo ciò che era appena successo. Appoggiai la testa sulla scrivania e chiusi gli occhi.
Questa era una giornata di merda. Ed era da dimenticare.FINE.
Note finali: Questa OS è nata per mio sfogo personale. Quello che viene descritto qui, è successo veramente a me ieri 24/06/2011 ( a parte l'inizio che è inventato fino a:
Insomma, andavamo molto d’accordo e se c’era l’occasione di parlare un po’, lo facevamo. Il resto è tutto
reale.), giusto per chiarirci u.u
Ho solo cambiato i nomi. Al posto di Tom, c'ero io e al posto di Bill c'era Corey.
Io e lui ci siamo davvero scambiati il numero di cellulare, lui mi ha dato il buongiorno, io l'ho ricambiato e ho ricevuto queste chiamate da un numero sconosciuto, prima, poi dal numero di Corey. La ragazza era la stessa, sia dal numero privato che dal numero del mio amico.
Le risposte che da Tom al telefono, sono quelle che ho dato io.
Ripeto qui ciò che cambia sono solo i nomi.
L'ho messa Twincest, anche se di Twincest non c'è assolutamente niente. Però non sapevo dove metterla, perché non è nemmeno una Het.
Quindi anche chi non ama le twc può benissimo leggerla perché tanto non c'è una sola parola che lo indichi. L'ho messo semplicemente qui perché parla di Tom e si accenna di Bill. Stop.
Magari vi starete chiedendo perché un fatto accaduto veramente l' abbia trasformata in una storia "inventata". Sinceramente non lo so, volevo e basta. Se troverò mai una spiegazione abbastanza plausibile, prometto che modificherò queste note che stanno andando oltre l'assurdo, ma chissene frega u.u
Rileggendole non ci trovo un filo logico, ma a me va bene anche così :3
Ditemi cosa ne pensate e cosa avete da dire, perché io sono rimasta davvero sconvolta da quello che mi è successo. Non ho idea se preoccuparmi veramente o lasciar correre.
Comunque, finalmente devo dire che sono riuscita a scrivere qualcosa. Mi sono bloccata con la mia Twc per mancanza di
ispirazione e non sapete che depressione T.T
Perché mi manca, e tanto anche. Inoltre il mio computer è andato a farsi fottere :gioacchino: e quindi nemmeno quel poco che avevo scritto del nuovo capitolo s'è salvato. :machecazzostaiadì?:
Pregate qualcuno lassù che mi faccia tornare qualche idea...
Ah ps: Tom dice
Berlino e 18. Io ho detto:
Torino e 16.Le risposte oltre questa sono identiche.
