Hush
Autore: Dollars1995
Titolo: Hush
Rating:R
Avvisi: Adult Contenent, Blood, Death Fic, Crossdressing, language, violence.
Genere: Romantico (solo in alcuni punti), Horror
Riassunto:Prese la busta e fece schioccare la lingua in direzione della donna.
«Ci si vede tesoro.»
Un piercing alla lingua.
Hush is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.
0. Prologo
Questa è la quiete prima della tempesta
quest'assoluzione è sempre incompleta
è sempre agrodolce
(Hush – Automatic Loveletter)
«Buongiorno, posso esserle utile?»
Silenzio. «Si, vorrei provare le scarpe rosse in vetrina, è possibile?»
Un sorriso si fece largo sul volto della giovane commessa. «Ma naturalmente, che colore desidera?»
Le voci degli altri clienti crescevano a poco a poco. «Oro e un 40, per favore.»
La ragazza si voltò di spalle e si diresse verso uno scaffale, fece scorrere un po’ gli occhi su e giù e dopo mezzo secondo tirò fuori una scatola argento, messa all’incirca a metà della colonna.
La vide tornare verso di sé, quell’uniforme nera, un po’ troppo attillata per i suoi gusti.
«Ecco a lei.» Quasi riuscì a vederle i denti del giudizio tanto era ampio quel sorriso.
Semplicemente troppo
bambola, con quei capelli neri lasciati sciolti sulle spalle, gli occhi castani e quella pelle talmente diafana che il rossetto portato quasi stonava .
Rialzò gli occhi su di lei e ricambiò il sorriso. «Grazie mille.»
Il sonaglio posto sopra la porta suonò e gli occhi della ragazza furono catturati da quella figura che se ne stava ferma immobile sull’entrata della boutique.
Gli mimò qualcosa con le labbra e tornò a dedicarsi ai clienti.
«Le prendo, quanto vengono?»
«Oh, sono molto convenienti, costano solo 85 euro!» La sua voce stridula rimbombò per tutto il negozio facendo voltare verso di sé la cassiera.
Il suo sguardo corse verso il cliente seduto poco più in là, capelli castano lisci nascosti in un cappellino con la visiera che impediva agli altri di osservare i suoi occhi, ed una lunga sciarpa nera attorno al collo.
Che diavolo ci faceva
quello dentro una boutique e perché si stava provando un paio di scarpe da donna?
La commessa si voltò verso la sua cliente. «Allora, è soddisfatta?»
Silenzio. «Mmm... Diciamo di si.»
Con una mano si alzò la visiera del cappellino e gli occhi della donna si puntarono subito sul suo volto: naso ben delineato, occhi azzurro ghiaccio, bocca dal taglio leggermente femminile e sopracciglia ben curate.
Subito però, sentendosi a disagio, la cliente si riabbassò il cappellino sul viso.
«Non osi mai più. Ci siamo capiti?»
La commessa indietreggiò, spalancando gli occhi e portandosi una mano davanti alla bocca.
L’altra alzò gli occhi sulla ragazza e un luccichio strano si piazzò nel suo sguardo.
La cassiera vide quel ragazzo venire verso la cassa: converse nere, pantaloni con il cavallo molto basso sempre neri e un’enorme magliettona bianca con alcune scritte argentate.
Si limitò a svolgere il proprio lavoro e gli riferì il costo totale.
Vide che tirava fuori da un’enorme borsa grigia, che aveva appesa alla spalla, un portafoglio bianco con le rifiniture nere ed argento; al pollice un anello ed al polso un braccialetto con un pendente a forma di pistola, mentre quello sulla collana era un coltello.
Pagò il tutto e, mentre la cassiera prendeva una busta, si infilò un paio di occhiali da sole.
Prese la busta e fece schioccare la lingua in direzione della donna.
«Ci si vede tesoro.»
Un piercing alla lingua.
Fermo in mezzo al marciapiede, tirò fuori il cellulare.
«Pronto?»
«Stasera non aspettarmi, torno tardi.»
Uno sghignazzare dall’altra parte del telefono. «Hai trovato un bel giocattolino?»
«Puoi giurarci.»
Edited by Dollars1995 - 30/4/2011, 15:10
