~TokioHotel's Fan Fictions~

La foresta del sette

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Dollars1995
view post Posted on 15/3/2011, 14:25




La foresta del sette


Autore: Dollars1995
Rating: G/PG
Avvisi: Adult Contenet, Blood, C’s Death
Generi: Horror (?), Azione/Avventura
Riassunto:

Il corpo di Gregor venne trovato due settimane dopo al limitare della foresta.


Licenza Creative Commons
La foresta del sette by Dollars1995 is licensed under a Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 2.5 Italia License.
Based on a work at dollars1995.wordpress.com.





Quella mattina era una di quelle poche in cui il sole splendeva. Faceva capolino timidamente da dietro ad alcune nuvole, i suoi raggi non arrivavano a toccare le strade silenziose o i volti della gente, ma aleggiava in tutta la cittadina un fervore insolito: le persone erano uscite presto di casa e si erano dirette camminando tranquillamente in piazza dove doveva aver luogo il mercato, i piccoli negozietti erano affollati e un vociare diffuso si era espanso in poco tempo per tutte le vie, i ragazzi si erano riversati nell’unico parchetto.

Alcune macchine iniziavano a circolare lungo le strade. Solitamente di domenica, prima di una certa ora, non se ne vedeva alcuna in giro, ma quella mattina era un’eccezione che stava coinvolgendo tutti quanti.

Tutti tranne coloro che erano in servizio alla centrale di polizia. Erano pochi agenti in tutto, ma si davano molto da fare per mantenere il luogo tranquillo e quindi privo di violenza.

La sera prima, poco prima che l’agente Shaker avesse terminato il turno pomeridiano, il telefono era squillato e la sua suoneria si diffusa in pochissimi secondi in tutto l’atrio principale. L’uomo aveva risposto e una voce preoccupata gli aveva chiesto aiuto: il marito non era rintracciabile dalla sera prima. Quando lui le aveva chiesto come mai non avesse telefonato prima, lei gli spiegò che sulle prime non si era posta il problema che fosse scomparso in quanto accadeva spesso che non tornasse a casa per un giorno intero dopo una lite.

Era stata una sorpresa, era molto raro che qualcuno scomparisse lì a Bercil; tutti conoscevano tutti e tutti sapevano tutto di tutti. Si era perciò violentato da solo decidendo di rimanere in centrale anche durante il turno di notte che non spettava a lui.

Adesso era seduto dietro la sua scrivania mentre controllava al computer la scheda di quel tizio. Si chiamava Bennet Roseville ed era una faccia a lui totalmente sconosciuta. Doveva essere nuovo del luogo, o forse un turista che si era fermato in quella cittadina per qualche settimana.

“Gregor, vai a casa a dormire. Uno zombie avrebbe un aspetto migliore del tuo,” disse una donna entrando nel suo ufficio con una tazza di caffè fumante tra le mani. “Tieni, bevi.”

Gli occhi dell’uomo si alzarono immediatamente sulla figura che era comparsa sulla porta senza neanche bussare. Come la riconobbe le sorrise.

“Grazie mille, Larinne. Credo proprio che seguirò il tuo consiglio.”

Sua cugina gli sorrise a sua volta e fece dietro-front.





Erano giorni che stavano cercando quell’uomo. Le speranze di ritrovarlo, vivo o morto, erano nulle; sembrava essersi volatilizzato nel nulla. Avevano interrogato quasi tutta la cittadina ma nessuno sembrava saperne niente. Qualcuno lo aveva visto il giorno prima della sua scomparsa ed i vicini avevano confermato la sua tesi: era un turista che era rimasto affascinato dalla tranquillità di quel luogo.

La foresta che si trovava al confine ovest del posto era la loro ultima speranza, anche se non era facile cercare tra tutti quegli alberi, cespugli, rami spezzati e quanto altro.

Soltanto lui e sua cugina si erano inoltrati tra tutto quel verde e marrone assieme a qualche altro loro collega, sotto ordine del capo. Inizialmente lei aveva titubato: quel luogo era inquietante.

Gregor si spostò un rametto da davanti alla faccia mentre procedevano in linea retta davanti a loro. Non dovevano allontanarsi molto altrimenti si sarebbero persi.

Un rumore mise iN allerta il corpo di entrambi, portandoli ad immobilizzarsi sul posto. Era un animale? Quante probabilità c’erano che fosse quel Bennet?

Un urlo di Larinne gli fece sobbalzare il cuore nel petto. Senza aspettare neanche un secondo corse da lei che si trovava più a sinistra rispetto a lui.

La vide sconvolta. Aveva gli occhi sgranati, una mano al petto e l’altra a coprirsi la bocca. Come lo sentì si girò verso di lui e gli fece cenno di avvicinarsi.

“Gesù, chi diavolo ha fatto una cosa del genere?”

Un corpo straziato era ai loro piedi, c’era del sangue secco tutt’attorno a questo.

“Chi è?” chiese ancora, ma sapeva già che la risposta sarebbe stata la stessa che si era dato qualche secondo prima da solo. Aveva riconosciuto immediatamente quei capelli neri, quei lineamenti. Era Bennet Roseville.





Dopo un attento esame del cadavere da parte di specialisti, erano riusciti a scoprire la data della sua morte: 07/12/2012.

Gregor e Larinne era lì presenti quando avevano portato via il corpo dell’uomo e solo allora si erano accorti che non era tutto intero. Le varie parti erano tutte separate tra loro, tranciate di netto, ma accostate fino a ricomporre la figura della vittima.

Lo stomaco dell’agente si era contratto pericolosamente dal disgusto, mentre Larinne si era voltata dalla parte opposta a quel macabro spettacolo. Chi diavolo era lo schizofrenico che aveva ideato una cosa del genere?

La moglie dell’uomo non aveva proferito parola quando l’aveva informata del ritrovamento del cadavere del marito, ma che avevano bisogno di un suo riconoscimento. E non aveva versato neanche una lacrima alla sua vista.

Il dolore gioca brutti scherzi e da allora quella donna non aveva più emesso suono.





Oramai era trascorso quasi un anno dal ritrovamento del corpo martoriato di Bennet Roseville, ma purtroppo non era stato un caso isolato: a quello erano seguiti altre situazioni analoghe. A volte i corpi erano intatti, altre volte, come nel primo caso, erano tutti spezzettati, altre volte mancavano braccia o gambe.

Decisamente raccapricciante.

C’erano anche strane coincidenze. Le vittime erano state uccise tutte durante un giorno nella cui data era presente un sette: 07 Dicembre, 27 Marzo, 17 Maggio, ed erano tutti uomini.

La paura si era impadronita di Bercil, era diventata quasi una città fantasma.





Gregor si stava aggirando da solo nella foresta nera. Era notte, ma a lui non importava: voleva scoprire chi era il pazzo serial killer.

Stanco di camminare e con i piedi doloranti si era seduto sotto un albero in attesa di qualcosa. Non riusciva a vedere ad un palmo dal naso eppure sentiva che qualcuno lo stava osservando, era una sensazione che odiava e la conosceva bene. C’era qualcun altro con lui.

Se fosse riuscito a vederlo forse avrebbe avuto qualche possibilità di scappare. Purtroppo però era in svantaggio, notevole svantaggio.

Un rumore lo fece immobilizzare sul posto e, dopo pochi secondi, sentì un fiato caldo sul collo, davanti a lui comparve una figura umana.

“Chi sei?” pigolò un Gregor impaurito mentre un naso umido si posava sulla sua guancia sinistra.

“Non ti importa. Lo sai che sei un gran ficcanaso? Perché non te ne sei rimasto a casa, magari a dormire sotto un caldo piumone invece di venire qui a sentir freddo e a morire?”

Prima di poter dire qualcosa il grosso animale che gli stava dietro se lo mise sulla schiena, dirigendosi verso l’interno della foresta.





Doveva essere svenuto.

Si era svegliato all’interno di una grotta, sotto lo sguardo attento di un’enorme bestia dal pelo bianco e con lunghe zanne a posto dei canini. Non era un animale normale, era due volte più grande. Che diavolo era quel mostro?

Una donna sedeva attorno ad un fuoco, protetto da alcune pietre alla base. I suoi capelli rossi riflettevano la luce creando delle striature dorate.

Era più un angelo che un’assassina.

“Ti sei svegliato a quanto pare,” disse con tono neutro senza neanche voltarsi per guardarlo in faccia.

Come la donna parlò, la bestia stesa lunga sul ventre alzò di scatto la testa, voltandola verso la sorgente di quel suono. Il pelo dell’animale era candido, evidentemente veniva lavato ogni giorno, ed enormi macchie nere spiccavano sul suo mantello.

Gli occhi di Gregor vennero catturati da un movimento della donna. Senza sapere come, se la ritrovò inginocchiata al proprio fianco: si era mossa con una velocità fuori dal comune.

Dove diavolo era finito? Chi erano questi due esseri?

Un sorriso comparve sulle labbra dell’altra. “Scommetto che ti stai facendo parecchie domande, non è vero?” Lo vide annuire debolmente. “Mi chiamo Rosalind. Questo micione qui a fianco è Richard Nel suo corpo è presente una proteina un po’ strana. Cosa intendo con strana? Beh, se ti ferisce e, per puro caso, la sua saliva ti finisce proprio lì, hai più o meno 48 ore di vita. Bella prospettiva, no?”

L’uomo sgranò gli occhi. Adesso ne era sicuro, stava andando incontro a morte certa. “E cosa fa questa proteina?”

Vide la donna guardarlo in faccia: i suoi occhi erano verdi e brillavano di una strana luce.

“Sei curioso allora. Dunque, questa proteina accelera l’attività dei neuroni. Inizialmente ti salirà la febbre e sentirai un leggero mal di testa. Questo diventerà man mano più forte e… la fine la sai.”

“Perché?” Gregor aveva una paura maledetta, ma si era promesso di andare fino in fondo. Manteneva sempre le promesse. Sapeva che non sarebbe mai più uscito di lì ma sperava che nessun altro avrebbe fatto la sua stessa sciocchezza.

Le labbra della donna si stirarono in un ghigno. “Perché? Me lo chiedi anche? Vendetta.”

“V-vendetta? E cosa c’entravano quegli uomini?”

“I loro antenati hanno fatto fuori il mio clan. Sono stati maledetti ed io sono venuta qui per fare giustizia. Era già tutto previsto. Adesso toccherà anche a te la stessa fine, te l’ho detto prima: dovevi farti gli affari tuoi.”

Stava alzando la mano quando Gregor le si appese al braccio. Si voltò verso di lei con gli occhi sbarrati.

“Cosa stai facendo?” gli sibilò.

“A-aspetta. Perché il sette, di quale clan stai parlando? Non capisco.”

“Il sette era il numero che veniva attribuito al mio clan.”Ancora non le aveva risposto a quale clan appartenesse. “Cerca i tra i clan che nel 1500 abitavano queste terre.”

Si alzò in piedi lasciandolo lì, come un ebete.

“Richard, fallo fuori.”

Il corpo di Gregor venne trovato due settimane dopo al limitare della foresta.




Note: Allora, questa schifezzuola è un racconto che ci hanno fatto scrivere a scuola, fatto in circa tre ore. Ho in mente un piccolo progetto: ho intenzione di scrivere una short fiction di circa sei, sette o otto capitoli.Ditemi se vi piace come idea così inizio a vedere cosa si può fare. Forse, ma solo se mi convinciate, ci inserisco anche i tedeschi.... v.v
Scusate se l'ho messa qui e non in un'apposita sezione perché non so se diventerà per certo una fan fiction.
Baci <3

Edited by Dollars1995 - 17/3/2011, 11:42
 
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» Nika «
view post Posted on 16/3/2011, 23:21




Aaaah ecco perché ._. non capivo, sorry >.<
Comunque...

Tu a scuola scrivi ste cose?? Voglio dire, non facevi il tecnico linguistico??
Caspita, per averci messo solo tre ore è uscita benissimo!! Tralasciando il fatto che, come sempre, hai scritto molto bene...Ma i fatti in sé sono raccontati alla perfezione!!
E siccome vorrei sapere chi cavolo sono quei due, da che clan viene Rosalind e che cosa le hanno fatto gli uomini per ucciderli a quella maniera... Direi che la short fiction è l'unica soluzione!!

Scusa se ho letto e commentato in ritardo, ma tu e Martina avete praticamente postato insieme e stavo anche leggendo un altro libro! Mi scombussolateeeee XD
Però lo sai che leggo <3

Ah...Spiegami solo la cosa dei teschi xD
 
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Dollars1995
view post Posted on 16/3/2011, 23:27




La prof ci aveva detto di scrivere un racconto a piacere ed ecco cosa è uscito fuori xD

I tedeschi?? Ah, visto che io nelle mie storie i TH non ce li metto quasi mai, se volete vederli qui dovreste aiutarmi, darmi un piccolo suggerimento, uno spunto iniziale perché altrimenti non saprei come inserirceli.
 
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» Nika «
view post Posted on 17/3/2011, 00:22




I tedeschi?
Ma io avevo letto "teschi"... Aspetta, ci stiamo intendendo male eh xD
 
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3 replies since 15/3/2011, 14:25   50 views
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