~TokioHotel's Fan Fictions~

Little shining kingdom

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Blenny
view post Posted on 16/3/2011, 00:35




Tic..tac...tic..tac...


Il tempo passa lentamente quando sei in una minuscola stanza anonima,
anche se sei in compagnia.

"non possiamo proprio uscire?" chiese uno dei ragazzi presenti nella
stanza steso sopra il piccolo divanetto a due posti, con le braccia n
piegate dietro la testa.

"no" disse un'altro seduto su di una sedia, con disinteresse, concentrato com'era
nello sfogliare la sua rivista di moda; vista la cadenza dei movimenti, doveva
essere una copia già letta.

"puoi darmi una risposta che non sia un monosillabo?" ribattè l'altro
annoiato

il ragazzo sopra la sedia levò lo sguardo nel vuoto con fare spazientito e chiuse la rivista
sulle sue ginocchia.

"che palle tom!" si voltò verso il ragazzo steso sul divano " se ci hanno detto di rimanere
quì dentro, un motivo ci sarà! vorrei uscire anche io ma sto quì perchè
non c'è altra scelta!"

T" ohoh, bill, tutto questo buon senso dove l'hai preso?! per caso c'è stata una svendita ?"

B" io non ho bisogno di svendite!" disse facendo finta di niente per non dar motivo al fratello di innervosirsi ancora.

Il dibattito, anzi, il monologo proseguì per un'altra manciata di minuti, finchè Tom, arresosi al fatto che il fratello
non desse più peso alle sue provocazioni senza motivo, fu avvolto dal sonno.


Poi, come se non fosse successo nulla, riaprì gli occhi...ma non era nell'anonima stanza bianca ma per strada, una strada strana.

Un moto di panico lo colse di sorpresa.
Era irrealmente silenziosa e illuminata, si, però la luce era attutita da una fittissima coltre di nebbia...sembrava quasi fumo....
ma non lo era.


La nebbia proveniva da un punto preciso, proprio accanto a tom, partiva dal basso e piano piano saliva...come se in cima ci fosse
qualcosa a bloccarla.

Tom fece qualche passo avanti, i pantaloni volutamente troppo grandi calando fino a terra producevano un leggero fruscìo , e l'unico
rumore in tutta la strada.
Camminò arrancando nella nebbia finchè l'imponente ombra di un cancello cominciò a nitidificarsi sempre più man mano che si avvicinava.
Alzò la testa e lo sguardo per vederne la fine, e quando fu vicino pochi centimentri tentò di allungare le mani per afferrare le sbarre
del cancello e affacciarsi, ma prima che lo potesse sfiorare, questo emise un lungo cigolio ed iniziò ad aprirsi.

In un primo momento il ragazzo rimase a fissarlo in quella sua azione, con un po di perplessità, poi spinto da una forza misteriosa
,definiamola curiosità, iniziò ad avanzare.

Iniziò ad avanzare , lasciandosi alle spalle il cancello che si stava richiudendo, in quel giardino di nebbia dove altre ombre di
alberi, fontane, statue e panchine circondavano la sua passeggiata.

Percorse un lungo viale fino a che un'altra immensa ombra non apparve a gradi in lontanaza, sul fondo del viale.

Era...una nave? no un palazzo! no una casa, ma molto grande...era bianca,se ne accorse solo quando
salì la scalinata in marmo anch'essa adornata con statue che richiamavano i canoni greci.
e sbarcò nella ...l'avrebbe chiamata veranda, ma non era il termine adatto, no, il termine giusto era grande portico
marmoreo, impressionantemente lussuoso.


Giunse poi ad un portone in legno alto quanto il cancello, elgantemente decorato.
Anche questo si aprì da solo un attimo prima che il pugno di tom si abbattesse su di esso.

Abbassò il braccio e attese che il passaggio tra le due ante fosse sufficentemente ampio da farlo passare;
l'interno era alla pari dell'esterno se non migliore:

il soffitto era altissimo e su di esso erano stati realizzati una serie di affreschi davvero belli, e per essere detto da uno che
di arte non se ne intende molto, doveva essere vero, pensò tra se e se.
Le pareti erano dipinte per metà di un leggero turchese e per la metà inferiore decorate da una trave in gesso.

Nel complesso la casa era finemente arredata con mobili eleganti e di buon gusto, tutti in colori armonizzati tra loro.

Tom cominciò a vagare per per il lungo corridoio, in cerca di un segnale che lo portasse da qualche parte.
Improvvisamente si trovò ai piedi una scala in ebano levigato e lucidato, ricoperta con un tappeto lilla e con un corrimano spesso
e largo.
Dal piano di sopra giunsero delle creaturine minuscole e luminose, che si rivelarono fate....si muovevano come se stessero danzando,
gli volteggiarono intorno e lentamente lo sospinsero verso il primo gradino facendogli intendere che quella era la strada che doveva
prendere.

Passo dopo passo, gradino dopo gradino giunse fino al secondo piano, simile al primo sempre finemente agghindato, sembrava quasi una
casa delle bambole.

La melodia di un pianoforte cominciò ad aleggiare nell'aria, leggera come una piuma...proprio nella direzione in cui svoltarono
le fate

"e quando mai è in cima!" pensò tra se e se .

In fondo al corridoio si trovò davanti ad una porta, decorata in modo davvero bizzarro.

al centro un cartello animato su cui passarono le cose più inimmaginabili; le fatine entrarono li dentro e sparirono.
Una sola di loro tornò indietro e tornò indietro con un muffin ed una chiave.
Lui le prese e dopo di che la fatina fece una piroetta seguita da un inchino profondo e sparì nel cartello animato.

Tom infilò e girò la chiave nella toppa e poi la aprì.

La stanza in cui si ritrovò era grande, luminosa, sulle pareti era disegnata una savana...ma i disegni si muovevano!
Per terra invece un tappeto di fiori che si scansavano al passaggio delle scarpe.
La stanza era abbastanza colma di oggetti e mobili e tom avrebbe voluto continuare ad osservare ma fu interrotto:

"Ciao" disse una timida vocina proveniente da un punto indefinito.

Una rapida occhiata attorno per capire di essere solo nella stanza. Rimase perplesso.
Si sentì tirare un lembo della camicia da boscaiolo over size, ed abbassò lo sguardo.

"sei venuto per giocare con me?!"

una bambina stava li davanti a lui, in punta di piedi aggrappata ai suoi vestiti.
non sapeva cosa rispondere.

T" ecco, veramente...io..." era disarmato, quella bambina aveva un'aria così dolce e innocente che non sapeva cosa dire.

T" ..mi..mi sono perso, anzi, in realtà non so nemmeno come ho fatto ad arrivare qua"

la bambina annuì timidamente, quasi ci fosse rimasta male, poi ci ripensò

"come ti chiami?" ancora sorrise piena di sincera curiosità

T" T-tom..."

" ciao tom...allora ti va di giocare con me?" la speranzosa vocina della bambina gli infuse un misto di compassione, tenerezza,
malinconia e simpatia nei confronti di quella bambina . Doveva essere molto sola, se trattava così il primo estraneo che entrava di
soppiatto in casa sua.

Non era il tipo più adatto per giocare con una bambina, ma non seppe dirle di no.

T" certo...."


" hai fatto un viaggio!? hai fame?!" chiese sorridendo timidamente e speranzosa.

Prima che potesse rispondere lo prese per mano ed iniziarono a camminare

T" in realtà un certo languorino ce l'ho"

la bambiana rise " cos'è un languorino? è buono?"

anche tom rise " no il languorino è quando hai fame"

" allora è buono! è l'ora della merenda!"

T" diciamo"

" andiamo in cucina!"

rifecero la strada da cui era arrivato Tom, al contrario, poi al pian terreno invece di andare verso la porta d'ingresso
imboccarono il corridoio dalla parte opposta
e giunsero davanti ad una doppia porta bianca. Entrarono.

Una cucina molto grande, ordinata gli si presentò davanti.

Al centro di essa un bancone

sul lato sinistro i fornelli il frigo e una svariata quantità di macchinari.
La bambina lo scortò al bancone e gli spinse uno sgabello sono al sedere fino a farcelo cadere sopra.

" ecco, siediti dai"

T" grazie..." ora che ci pensava lui ancora non sapeva il nome della piccina " scusa ma tu non mi hai ancora detto il tuo nome"

"Io...mi chiamo martina"

T" che bel nome"

M" grazie " le sue guance si colorarono di rosso " allora che mangiamo?"

T" oh, boh!"

M" dolce o salato?!"

T" mmh, salato"

M" ok! schiacciatine assortite?"

tom annuì, la bambina si alzò sullo sgabello, tom ebbe paura che cadesse, e alzando le bracciotte paffute per aria e battendole gridò:

M" e allora schiacciatineeee!"

Un piatto si palesò davanti ad ognuno dei due con un grazioso fazzoletto blu messo per traverso
Tom non poteva credere ai suoi occhi, ma il bello non era ancora arrivato!

Una dozzina di schiacciatine, ripiene e non, fornite di ali volarono leggere su di un vassoio al centro del tavolo. Le ali sparirono.

M" ecco fatto, buon appetito!"

Ma Tom non si mosse. Martina lo guardò da dietro alla sua schiacciatina.

M" non ti piacciono?!

T" cosa? no, no, certo che mi piacciono! solo che...."

M" forse prima vuoi bere!?"

Anche due bicchieri si materializzarono davanti ad ogniuno.
Finalmente anche lui prese una schiacciatina, così martina non si sarebbe più preoccupata.

T" no, solo che, non...come hai fatto?!"

disse tra un morso e l'altro
la bambina non sembrò afferrare alla prima. Poi si illuminò.

M" oh, beh...è la casa..."

t" la casa''"

M" si, la casa...è come se fosse la mia tata." sebrava si vergognasse ad ammetterlo

T" spiega" disse molto interessato chinandosi sul tavolo, era come se anche lui fosse tornato bambino

M" beh, il babbo me l'ha costruita...perchè , non ho tanti amici, anzi non ne ho per niente"

Un moto di tristezza si mosse nel ragazzo, si morse il labbro.

T" come mai?"

M" perchè non posso mai uscire, il babbo ha troppa paura che mi succeda qualcosa"

Tom si sentì sprofondare del tutto. Che razza di genitore intrappolava la figlia con una scusa del genere?!

Nel frattempo le schiacciatine erano finite....martina bevve un sorso di quella che sembrava aranciata.

M" vuoi ancora qualcosa?" tornò a sorridere

T" no grazie...."

M" ok...allora adesso andiamo a giocare?!" di nuovo lo sguardo carico di speranza e malinconia

Lui sorrise, fece velocemente il giro del tavolo e la prese in collo sorpendendo anche se stesso

T" di corsa" l

Le diede un buffetto sulla guancia e tornarono di sopra.

Quando furono di nuovo in camera martina scese e tornò al centro della stanza, pensosa.

M" a che giochiamo però?"

T" decidi tu...ma non a "le signore prendono il te" "

martina era perplessa

T" sai con le schiacciatine il te...non ci sta benissimo" disse per riprendersi

La bimba rise. Ma tornò a riflettere e guardarsi attorno

T" e se prima mi facessi vedere un po i tuoi giochi?"

Di nuovo la bambina sorrise e annuì. Poi lo prese per mano e ancora lo trascinò correndo verso un armadio.

M" guarda" ne aprì le ante e un mare di palloncini uscirono....ma tantissimi...come facevano a starci quel centinaio di migliaia
di palloncini?!

la bambina riprese la corsa come una trottola e stavolta lo portò vicino ad un baule e ad un cassettone color turchese.

M" scegli un cassetto "

T" mmmh, il terzo!"

M" ok" lei si accucciò e lo aprì... una marea di farfalle fu ad uscire questa volta

T" ora sta a te" disse lui mettendola a sedere sulle sue ginocchia

M" allora io apro il primo"

e così fu....un raggio di arcobaleno e stelle rimbalzò per tutta la stanza


Incredibile, penso il ragazzo

T" martina , come fai ad avere tutte queste cose strane?!"

M" babbo mi ha comprato tutti i giocattoli possibili ed impossibili...e per impossibili intendo veramente che non esistono...ha detto
che questa casa è fatta dalla mia fantasia"

Il ragazzo cominciava a capire....tutto quello che martina immaginava diventava, diciamo, reale.

Il pomeriggio passò svelto, tra peluches animati, polvere di desideri, il ritorno delle fate che avevano portato tom fin li e tante
altre cose; arrivò il buio.

T" ehi, martina, si è fatto tardi" a queste parole fu il viso di martina a prendere sfumature malinconiche.

M" ok"

T" dai, non fare così, mi sono divertito moltissimo con te. e poi, è anche l'ora di andare a letto"

tentò di sdrammatizzare.

T" ho una famiglia che..."

si dovette fermare, perchè aveva già detto troppo. Martina non aveva una famiglia in pratica..era sola.

M" posso chiederti l'ultima cosa?!"

T" tutto quello che vuoi" l'avrebbe fatto più che volentieri, per quella bimba speciale.

M" mi leggeresti una storia?" i suoi occhi brillavano

T" certamente"

La bambina andò a prendere un libro tutto colorato e si stese su di un letto a baldacchino .

Di nuvo unì le manie le unì più volte:

la luce grande si spense, una bajour si accese su di un comodino e sulle pareti al posto della savana apparve un cielo stellato
e con al centro la luna.

La bimba gli fece segno di mettersi accanto a lei.

M" aspetta prima che tu cominci, tieni questo"

si sporse sul comodino per prendere qualcosa, e porlo a tom.

M" tieni, questo è per te..!"

gli porse la piccola chiave, adornata adesso da un fiocco turchese

M"tornerai a trovarmi?" le chiese lei " che tornarai a giocare con me?"

avrebbe voluto rispondere "certo, quando vorrai" ma non sapeva se sarebbe stato possibile...non sapeva nemmeno come raggiungerla
di nuovo

T" senza dubbio" gli piangeva il cuore a doverle dire una bugia.Lei gli credette. Poi si aggiustò sotto le coperte e porse al ragazzo
il libro aperto.

T" c'era una volta..." così cominciò la storia...una storia nuova,che nemmeno tom sapeva...forse era proprio il libro
ad inventarla.

nel bel mezzo del racconto il ragazzo si appisolò....finchè:


"tom....Tom....TOM!" una voce sempre più chiara lo stava chiamando e qualcuno lo scuoteva

i suoi occhi si aprirono lentamente, convinto di trovarsi davanti martina, che lo brontolava per essersi addormentato senza finire
la storia.

Ma invece era tornato nella stanza bianca , e davanti a se aveva bill


B" buon giorno ! dormito bene?!"

T" ma che ci fai tu qua!?" chiese stranito

B" sono SEMPRE stato qua" disse altrettanto sorpreso "sicuro di aver dorito bene?"

tom non rispose

B" vabè senti io vado a sentire se mi possono andare a prendere un panino...tu vuoi qualcosa?"

tom scosse la testa,

B" mah, vabè, fai come ti pare"

T" ho già mangiato" disse distrattamente

B" si certo! mentre dormivi!" lo derise bill "andiamo! comincio a pensare che quando georg ti da dello scemo non abbia tutti i torti"

e per l'appunto mentre lui usciva dalla stanza, entò georg, il suo amico.


G" allora?! hai finito di scassare l'anima a tutti che non sai cosa fare e vuoi uscire??"

lo derise anche lui. Tom annuì, si mise a sedere sul divanetto e Georg lo imitò.

G" comunque se vuoi qua c'è un balcone, se volevi uscire per fumarti una sigaretta puoi andare la. Io vado"

tom annuì,e insieme si avviarono.

G" la vista non è granchè...però ci si sta bene per prendere una boccata d'aria"

T" si infatti" non lo stava ascoltando, era concentrato su martina...era stato solo un sogno? eppure era troppo vero!

G" eppure non riesco a capire perchè cavolo dentro non si può fumare....ridicolo" continuava lui ignaro di parlare a vuoto.

L'aria gelida della sera stuzzicò le mani di tom, che le infilò nella tasca della felpa, ma le tirò fuori quasi subito.

C'era qualcosa di piccolo e fine all'interno.
Estrasse l'oggetto e lo mise all'altezza dei suoi occhi per vedere meglio.

Era la chiave!

Allora era vero! non aveva solo sognato!

Ma un'altra cosa lo distrasse; il panorama seppur mediocre, gli mostrò una grossa casa bianca, che si stagliava proprio di fronte a lui.

Era li! Lei era li dentro! se lo sentiva!

Georg ancora stava parlando, corse dentro senza dirgli nulla, aprì la porta scontrandosi contro gustav

Gu" ma dove corri pazzo!!!?"
T" torno subito, giuro!"

e cominciò a correre a più non posso senza meta, semplicemente nella direzione che pensava l'avesse portato a quella casa.

Dopo una mezz'ora finalmente....ecco il cancello!

La strada era priva di nebbia, anzi era molto luminosa e anche un po affollata...dovevva essrre il quartiere residenziale.

Si avvicinò nuovamente, e come nel sogno, questo si aprì da solo.
Stavolta però non badò ai particolari, corse dritto alla porta, questa si aprì e lui corse subito su per le scale, fino alla stanza
della bambina.

Quando entrò la bambina era li che sfogliava il solito libro della sera prima, in compagnia dell'orsetto.

Tom, senza farsi sentire, avanzò piano verso di lei e si sedette al suo fianco.

Quando martina si voltò, sorrise , lo cinse al collo con le corte bracciotte tozze e gli dette un bacio sulla guancia.

M" che bello sei tornato!"

T" te l'avevo promesso"

M" grazie..." sempre con quell'aria dolce

T" e di che?!" sorrise anche lui..

T" senti, ti va di venire con me, ti faccio conoscere mio fratello e i miei amici!"

M"...ecco, verrei volentieri, ma se il babbo poi si arrabbia perchè sono uscita?!"

T" se succede ci parlo io con il tuo babbo" ma tom era convinto che il babbo di martina non avrebbe detto nulla, anzi non si sarebbe
fatto vivo.

M" va bene!" si guardò attorno" allora mi devo vestire per bene!"

T" si vede proprio che sei una femminuccia! subito a pensare ai vestiti!!!!"

martina rovistava col solito movimento da trottola, tra i suoi vestiti , prendendo in braccio quelli scelti.

M" eh ma se dici così vuol dire che la sai lunga, a proposito di femminucce!" disse con ironia

Tom si stropicciò gli occhi e facendo finta di nulla pensò tra se e se " eccoci anche questa mi ha sgamato in pieno...e non ha nemmeno
10 anni"

M" come stò?!" disse lei apparendo con un balzo davanti a tom.

Si era messo un vestito blu, alla marinaretta con un nasto attorno alla testa che terminava in cima con un fiocco nero dello stesso
materiale. Sandali alla dorothy del mago di oz, in vernice nera e una borsa bianca.

T" sei una bambina davvero molto chic! credo che andrai d'accordo con mio fratello"

M" tuo fratello è chic?" chiese lei sorridendo

T" no mio fratello è solo tanto scemo, ma le cose chic gli piacciono moltissimo!"

martina rise. Lui la prese per mano e insieme si avviarono verso il cancello.

Una volta fuori tom si osservò attorno.

T" ecco, ora mi devo ricordare la strada"

M" perchè non te la ricordi?" la voce di martina aveva qualcosa di diverso rispetto a 5 minuti prima

T"infatti....sono arrivao in fretta prima, e ..."sin interruppe... quella che teneva per mano, non era martina...
o meglio era lei, ma a 18 anni!

Era molto più alta di prima, i capelli non erano più lunghi, ma le cadevano sulle spalle.

Gli occhi erano gli stessi! Brillanti e avevano una leggera ombra di matita blu all'interno e un leggero ombretto perlato che si vedeva
solo quando il sole ci batteva sopra.

Ma non aveva ancora notato la Mise: il vestito blu alla marinaretta si era accorciata al ginocchio lo scollo era più...consono all'età
della martina di adesso.

Agli orecchi portava due lucenti perle raffinate, chissene frega se erano vere o di plastica. Il fiocco sulla testa era di una misura
moderata...

M" ehy...." gli passò la mano libera davanti agli occhi, con un sorriso ironico sulle labbra

questo spiazzò ancora di più tom.

M" allora?! si può sapere che hai?"

T" beh, tu...sei, sei diversa!

M" che? ma che dici?!" si dette una rapida occhiata

T" dentro casa, io...ti avevo vista...eri una bambina!"

M" beh, dici?! io non mi sono mai vista...non ci sono specchi la dentro"

T" in ogni caso, fidati, ti preferisco così...sei bellissima"

ancora una volta le guance di martina si tinsero di un rosa acceso e lo sguardo cadde a terra.
Tom come d'abitudine invece continuava a tenerla per mano e fissarla.

M" beh, allora...andiamo?!" disse lei per distogliersi di dosso la sensazione di essere osservata.

Tom annuì. per una decina di minuti stettero zitti.

M"e ora come mai ti sei ammutolito?!

T" come?!"

M" sei serio serio e zitto! non è normale"

T" nemmeno tu sei molto loquace rispetto a ieri"

M" beh...ok hai ragione, ma te l'ho chiesto io prima!" rise

T" ok, beh, io ...pensavo"

M" a cosa?"

T" è ...una stupidaggine"

M" ma dai dimmi!"

T" ok, pensavo, ti ricordi...stanotte..."

M" nel sogno?"

ok questa era la prova che non era impazzito. Annuì

T" precisamente, tu mi hai detto che tuo padre ti aveva costruito una casa fantastica cosìche tu non uscissi e non corressi pericoli"

M" esatto" disse interessata

T" ecco, io non sono del tutto d'accordo"

M" spiegati..."


T" secondo me quella casa, non esiste, sei tu, che hai paura dei giudizi della gente. Allora ti sei creata quella casa, come rifugio
, come luogo di isolamento...dove tu eri tutto quello che serviva...grazie alla tua fantasia...."

M"wow, complimenti, bella teoria, e cosa te lo fa pensare?"

T" proprio il fatto che finchè sei rimasta la dentro, ti vedevo come una bambina...e ora che siamo usciti...beh, sei cresciuta! dovevi
solo uscire dal tuo guscio interiore"

M" fai lo psicologo per caso?"

T" no affatto, non credo di poterlo fare!" risero di gusto.

M" comunque ci hai preso, sono parecchio timida, e tendo a nascondermi..."

T" te lo ripeto, non devi, fidati"

Parlando e camminando arrivarono alla palazzina da dove tom era evaso.


Davanti alla porta della stanza dove aveva lasciato bill e gli altri sentì un gran vocio...segno che qualcuno si era accorto della
sua assenza.
Bussò senza esitare.

B" avanti!!!"

sempre tenendo martina per mano, tom entrò nella stanza.

Ge" ma si può sapere dove....." si bloccò nel vedere che tom era in compagnia.
Tutti e tre puntarono gli occhi sgranati sulla strana coppia. Georg si fece scivolare il bicchiere di mano, e da li in poi non disse più
nulla

Bill scansò tutto e tutti , arrivò davanti a martina le prese la mano liberandola da tom e la ispezionò bene.

Gu" ohhhh ora si capisce tutto!ma scusa non ha una gonna troppo lunga per i tuoi standard^??"

T" simpatico"


B" ma cos'è questa chiccoseria?!!! tom tu mi sorprendi!"

T" che?!"

B" stavolta te la sei scelta per bene, fidati, hai la mia approvazione"

martina e tom arrossirono violentemente.

Quando gli entusiasmi si furono placati i due uscirono in quel piccolo balcone da dove tom aveva visto la casa.

M" beh, simpatico tuto fratello."

T" ah si?"

M" si, ...perchè quella faccia delusa?"

T" beh, speravo...di...essere più simpatico di lui"

M" questa competitività fra fratelli è un po inutile...."

tom parve deluso

M" a vostro modo siete tutti simpatici..."

ancora più deluso

M" certo è....che tu mi hai dimostrato anche di essere dolce, gentile, una bella persona dentro e fuori...in tutto"

riecco la felicità e la determinazione....tom credette di aver ingoiato una delle fatine viste in casa di martina ...perchè
improvvisamente sentì un agitarsi dentro lo stomaco...e qualcosa che lo spingeva verso la ragazza...lei non indietreggiò.
Lo aspettò finchè i confini dei loro visi non furono una cosa sola.
Dopo un primo breve bacio tom si staccò.

T" vuoi ancora che io torni a trovarti?"

M" lo faresti davvero?"

T" tutti i giorni" sorrise

e guardandosi negli occhi tornarono al loro piccolo bacio.


___________________________FINE__________________________



spero d'aver scritto bene :D

Edited by » Nika « - 16/3/2011, 00:45
 
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» Nika «
view post Posted on 16/3/2011, 01:24




CITAZIONE (Blenny @ 16/3/2011, 00:35) 
Tic..tac...tic..tac...


Il tempo passa lentamente quando sei in una minuscola stanza anonima,
anche se sei in compagnia.

"non possiamo proprio uscire?" chiese uno dei ragazzi presenti nella
stanza steso sopra il piccolo divanetto a due posti, con le braccia n
piegate dietro la testa.

"no" disse un'altro seduto su di una sedia, con disinteresse, concentrato com'era
nello sfogliare la sua rivista di moda; vista la cadenza dei movimenti, doveva
essere una copia già letta.
SPOILER (click to view)
Non mi ispira bene la rivista di moda, sai?


"puoi darmi una risposta che non sia un monosillabo?" ribattè l'altro
annoiato

il ragazzo sopra la sedia levò lo sguardo nel vuoto con fare spazientito e chiuse la rivista
sulle sue ginocchia.

"che palle tom!" si voltò verso il ragazzo steso sul divano " se ci hanno detto di rimanere
quì dentro, un motivo ci sarà! vorrei uscire anche io ma sto quì perchè
non c'è altra scelta!"
SPOILER (click to view)
Ecco!! No va beh ma puoi stare anche più calmo oh U_U


T" ohoh, bill, tutto questo buon senso dove l'hai preso?! per caso c'è stata una svendita ?"

B" io non ho bisogno di svendite!" disse facendo finta di niente per non dar motivo al fratello di innervosirsi ancora.

Il dibattito, anzi, il monologo proseguì per un'altra manciata di minuti, finchè Tom, arresosi al fatto che il fratello
non desse più peso alle sue provocazioni senza motivo, fu avvolto dal sonno.


Poi, come se non fosse successo nulla, riaprì gli occhi...ma non era nell'anonima stanza bianca ma per strada, una strada strana.

Un moto di panico lo colse di sorpresa.
Era irrealmente silenziosa e illuminata, si, però la luce era attutita da una fittissima coltre di nebbia...sembrava quasi fumo....
ma non lo era.


La nebbia proveniva da un punto preciso, proprio accanto a tom, partiva dal basso e piano piano saliva...come se in cima ci fosse
qualcosa a bloccarla.

Tom fece qualche passo avanti, i pantaloni volutamente troppo grandi calando fino a terra producevano un leggero fruscìo , e l'unico
rumore in tutta la strada.
Camminò arrancando nella nebbia finchè l'imponente ombra di un cancello cominciò a nitidificarsi sempre più man mano che si avvicinava.
Alzò la testa e lo sguardo per vederne la fine, e quando fu vicino pochi centimentri tentò di allungare le mani per afferrare le sbarre
del cancello e affacciarsi, ma prima che lo potesse sfiorare, questo emise un lungo cigolio ed iniziò ad aprirsi.

In un primo momento il ragazzo rimase a fissarlo in quella sua azione, con un po di perplessità, poi spinto da una forza misteriosa
,definiamola curiosità, iniziò ad avanzare.

Iniziò ad avanzare , lasciandosi alle spalle il cancello che si stava richiudendo, in quel giardino di nebbia dove altre ombre di
alberi, fontane, statue e panchine circondavano la sua passeggiata.

Percorse un lungo viale fino a che un'altra immensa ombra non apparve a gradi in lontanaza, sul fondo del viale.

Era...una nave? no un palazzo! no una casa, ma molto grande...era bianca,se ne accorse solo quando
salì la scalinata in marmo anch'essa adornata con statue che richiamavano i canoni greci.
e sbarcò nella ...l'avrebbe chiamata veranda, ma non era il termine adatto, no, il termine giusto era grande portico
marmoreo, impressionantemente lussuoso.
SPOILER (click to view)
E fu così che Tom Kaulitz si fece monaco U_U



Giunse poi ad un portone in legno alto quanto il cancello, elgantemente decorato.
Anche questo si aprì da solo un attimo prima che il pugno di tom si abbattesse su di esso.

Abbassò il braccio e attese che il passaggio tra le due ante fosse sufficentemente ampio da farlo passare;
l'interno era alla pari dell'esterno se non migliore:

il soffitto era altissimo e su di esso erano stati realizzati una serie di affreschi davvero belli, e per essere detto da uno che
di arte non se ne intende molto, doveva essere vero, pensò tra se e se.
Le pareti erano dipinte per metà di un leggero turchese e per la metà inferiore decorate da una trave in gesso.

Nel complesso la casa era finemente arredata con mobili eleganti e di buon gusto, tutti in colori armonizzati tra loro.

Tom cominciò a vagare per per il lungo corridoio, in cerca di un segnale che lo portasse da qualche parte.
Improvvisamente si trovò ai piedi una scala in ebano levigato e lucidato, ricoperta con un tappeto lilla e con un corrimano spesso
e largo.
Dal piano di sopra giunsero delle creaturine minuscole e luminose, che si rivelarono fate....si muovevano come se stessero danzando,
gli volteggiarono intorno e lentamente lo sospinsero verso il primo gradino facendogli intendere che quella era la strada che doveva
prendere.
SPOILER (click to view)
Oddio, anche le fate voglio andare a letto con Tom O__o


Passo dopo passo, gradino dopo gradino giunse fino al secondo piano, simile al primo sempre finemente agghindato, sembrava quasi una
casa delle bambole.

La melodia di un pianoforte cominciò ad aleggiare nell'aria, leggera come una piuma...proprio nella direzione in cui svoltarono
le fate

"e quando mai è in cima!" pensò tra se e se .

In fondo al corridoio si trovò davanti ad una porta, decorata in modo davvero bizzarro.

al centro un cartello animato su cui passarono le cose più inimmaginabili; le fatine entrarono li dentro e sparirono.
Una sola di loro tornò indietro e tornò indietro con un muffin ed una chiave.
SPOILER (click to view)
Muuuuuuffin *Tipo Homer con le ciambelle*

Lui le prese e dopo di che la fatina fece una piroetta seguita da un inchino profondo e sparì nel cartello animato.

Tom infilò e girò la chiave nella toppa e poi la aprì.

La stanza in cui si ritrovò era grande, luminosa, sulle pareti era disegnata una savana...ma i disegni si muovevano!
Per terra invece un tappeto di fiori che si scansavano al passaggio delle scarpe.
La stanza era abbastanza colma di oggetti e mobili e tom avrebbe voluto continuare ad osservare ma fu interrotto:

"Ciao" disse una timida vocina proveniente da un punto indefinito.

Una rapida occhiata attorno per capire di essere solo nella stanza. Rimase perplesso.
Si sentì tirare un lembo della camicia da boscaiolo over size, ed abbassò lo sguardo.

"sei venuto per giocare con me?!"

una bambina stava li davanti a lui, in punta di piedi aggrappata ai suoi vestiti.
non sapeva cosa rispondere.
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Oh mio Dio *____*


T" ecco, veramente...io..." era disarmato, quella bambina aveva un'aria così dolce e innocente che non sapeva cosa dire.

T" ..mi..mi sono perso, anzi, in realtà non so nemmeno come ho fatto ad arrivare qua"

la bambina annuì timidamente, quasi ci fosse rimasta male, poi ci ripensò

"come ti chiami?" ancora sorrise piena di sincera curiosità

T" T-tom..."

" ciao tom...allora ti va di giocare con me?" la speranzosa vocina della bambina gli infuse un misto di compassione, tenerezza,
malinconia e simpatia nei confronti di quella bambina . Doveva essere molto sola, se trattava così il primo estraneo che entrava di
soppiatto in casa sua.
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Attenta bambina, potremmo scambiare Tom per un pedofilo U_U ok, la smetto .-.


Non era il tipo più adatto per giocare con una bambina, ma non seppe dirle di no.
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Che ti avevo detto?? XD


T" certo...."


" hai fatto un viaggio!? hai fame?!" chiese sorridendo timidamente e speranzosa.

Prima che potesse rispondere lo prese per mano ed iniziarono a camminare

T" in realtà un certo languorino ce l'ho"

la bambiana rise " cos'è un languorino? è buono?"

anche tom rise " no il languorino è quando hai fame"

" allora è buono! è l'ora della merenda!"

T" diciamo"

" andiamo in cucina!"

rifecero la strada da cui era arrivato Tom, al contrario, poi al pian terreno invece di andare verso la porta d'ingresso
imboccarono il corridoio dalla parte opposta
e giunsero davanti ad una doppia porta bianca. Entrarono.

Una cucina molto grande, ordinata gli si presentò davanti.

Al centro di essa un bancone

sul lato sinistro i fornelli il frigo e una svariata quantità di macchinari.
La bambina lo scortò al bancone e gli spinse uno sgabello sono al sedere fino a farcelo cadere sopra.

" ecco, siediti dai"

T" grazie..." ora che ci pensava lui ancora non sapeva il nome della piccina " scusa ma tu non mi hai ancora detto il tuo nome"

"Io...mi chiamo martina"
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La conosco per caso?? ^^


T" che bel nome"

M" grazie " le sue guance si colorarono di rosso " allora che mangiamo?"

T" oh, boh!"

M" dolce o salato?!"

T" mmh, salato"

M" ok! schiacciatine assortite?"

tom annuì, la bambina si alzò sullo sgabello, tom ebbe paura che cadesse, e alzando le bracciotte paffute per aria e battendole gridò:

M" e allora schiacciatineeee!"

Un piatto si palesò davanti ad ognuno dei due con un grazioso fazzoletto blu messo per traverso
Tom non poteva credere ai suoi occhi, ma il bello non era ancora arrivato!

Una dozzina di schiacciatine, ripiene e non, fornite di ali volarono leggere su di un vassoio al centro del tavolo. Le ali sparirono.

M" ecco fatto, buon appetito!"

Ma Tom non si mosse. Martina lo guardò da dietro alla sua schiacciatina.

M" non ti piacciono?!

T" cosa? no, no, certo che mi piacciono! solo che...."

M" forse prima vuoi bere!?"

Anche due bicchieri si materializzarono davanti ad ogniuno.
Finalmente anche lui prese una schiacciatina, così martina non si sarebbe più preoccupata.

T" no, solo che, non...come hai fatto?!"

disse tra un morso e l'altro
la bambina non sembrò afferrare alla prima. Poi si illuminò.

M" oh, beh...è la casa..."

t" la casa''"

M" si, la casa...è come se fosse la mia tata." sebrava si vergognasse ad ammetterlo

T" spiega" disse molto interessato chinandosi sul tavolo, era come se anche lui fosse tornato bambino

M" beh, il babbo me l'ha costruita...perchè , non ho tanti amici, anzi non ne ho per niente"

Un moto di tristezza si mosse nel ragazzo, si morse il labbro.

T" come mai?"

M" perchè non posso mai uscire, il babbo ha troppa paura che mi succeda qualcosa"

Tom si sentì sprofondare del tutto. Che razza di genitore intrappolava la figlia con una scusa del genere?!

Nel frattempo le schiacciatine erano finite....martina bevve un sorso di quella che sembrava aranciata.

M" vuoi ancora qualcosa?" tornò a sorridere

T" no grazie...."

M" ok...allora adesso andiamo a giocare?!" di nuovo lo sguardo carico di speranza e malinconia

Lui sorrise, fece velocemente il giro del tavolo e la prese in collo sorpendendo anche se stesso

T" di corsa" l

Le diede un buffetto sulla guancia e tornarono di sopra.

Quando furono di nuovo in camera martina scese e tornò al centro della stanza, pensosa.

M" a che giochiamo però?"

T" decidi tu...ma non a "le signore prendono il te" "
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E' la prima cosa che ho pensato xD Sinceramente ce lo vedo Tom Kaulitz seduto ad un tavolino che è un quarto della sua statura, con il fazzolettino candido sulle gambe e il mignolo alzato mentre finge di sorseggiare del tè da una tazzina che non gli sta nemmeno tra le dita.
Raccapricciante ._.


martina era perplessa

T" sai con le schiacciatine il te...non ci sta benissimo" disse per riprendersi

La bimba rise. Ma tornò a riflettere e guardarsi attorno

T" e se prima mi facessi vedere un po i tuoi giochi?"

Di nuovo la bambina sorrise e annuì. Poi lo prese per mano e ancora lo trascinò correndo verso un armadio.

M" guarda" ne aprì le ante e un mare di palloncini uscirono....ma tantissimi...come facevano a starci quel centinaio di migliaia
di palloncini?!

la bambina riprese la corsa come una trottola e stavolta lo portò vicino ad un baule e ad un cassettone color turchese.

M" scegli un cassetto "

T" mmmh, il terzo!"

M" ok" lei si accucciò e lo aprì... una marea di farfalle fu ad uscire questa volta

T" ora sta a te" disse lui mettendola a sedere sulle sue ginocchia

M" allora io apro il primo"

e così fu....un raggio di arcobaleno e stelle rimbalzò per tutta la stanza


Incredibile, penso il ragazzo

T" martina , come fai ad avere tutte queste cose strane?!"

M" babbo mi ha comprato tutti i giocattoli possibili ed impossibili...e per impossibili intendo veramente che non esistono...ha detto
che questa casa è fatta dalla mia fantasia"

Il ragazzo cominciava a capire....tutto quello che martina immaginava diventava, diciamo, reale.

Il pomeriggio passò svelto, tra peluches animati, polvere di desideri, il ritorno delle fate che avevano portato tom fin li e tante
altre cose; arrivò il buio.

T" ehi, martina, si è fatto tardi" a queste parole fu il viso di martina a prendere sfumature malinconiche.

M" ok"

T" dai, non fare così, mi sono divertito moltissimo con te. e poi, è anche l'ora di andare a letto"

tentò di sdrammatizzare.

T" ho una famiglia che..."

si dovette fermare, perchè aveva già detto troppo. Martina non aveva una famiglia in pratica..era sola.

M" posso chiederti l'ultima cosa?!"

T" tutto quello che vuoi" l'avrebbe fatto più che volentieri, per quella bimba speciale.

M" mi leggeresti una storia?" i suoi occhi brillavano

T" certamente"

La bambina andò a prendere un libro tutto colorato e si stese su di un letto a baldacchino .

Di nuvo unì le manie le unì più volte:

la luce grande si spense, una bajour si accese su di un comodino e sulle pareti al posto della savana apparve un cielo stellato
e con al centro la luna.
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Oddio *____*


La bimba gli fece segno di mettersi accanto a lei.

M" aspetta prima che tu cominci, tieni questo"

si sporse sul comodino per prendere qualcosa, e porlo a tom.

M" tieni, questo è per te..!"

gli porse la piccola chiave, adornata adesso da un fiocco turchese

M"tornerai a trovarmi?" le chiese lei " che tornarai a giocare con me?"

avrebbe voluto rispondere "certo, quando vorrai" ma non sapeva se sarebbe stato possibile...non sapeva nemmeno come raggiungerla
di nuovo

T" senza dubbio" gli piangeva il cuore a doverle dire una bugia.Lei gli credette. Poi si aggiustò sotto le coperte e porse al ragazzo
il libro aperto.

T" c'era una volta..." così cominciò la storia...una storia nuova,che nemmeno tom sapeva...forse era proprio il libro
ad inventarla.

nel bel mezzo del racconto il ragazzo si appisolò....finchè:


"tom....Tom....TOM!" una voce sempre più chiara lo stava chiamando e qualcuno lo scuoteva

i suoi occhi si aprirono lentamente, convinto di trovarsi davanti martina, che lo brontolava per essersi addormentato senza finire
la storia.

Ma invece era tornato nella stanza bianca , e davanti a se aveva bill


B" buon giorno ! dormito bene?!"

T" ma che ci fai tu qua!?" chiese stranito

B" sono SEMPRE stato qua" disse altrettanto sorpreso "sicuro di aver dorito bene?"

tom non rispose

B" vabè senti io vado a sentire se mi possono andare a prendere un panino...tu vuoi qualcosa?"

tom scosse la testa,

B" mah, vabè, fai come ti pare"

T" ho già mangiato" disse distrattamente

B" si certo! mentre dormivi!" lo derise bill "andiamo! comincio a pensare che quando georg ti da dello scemo non abbia tutti i torti"

e per l'appunto mentre lui usciva dalla stanza, entò georg, il suo amico.
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Parli del diavolo .-.



G" allora?! hai finito di scassare l'anima a tutti che non sai cosa fare e vuoi uscire??"

lo derise anche lui. Tom annuì, si mise a sedere sul divanetto e Georg lo imitò.

G" comunque se vuoi qua c'è un balcone, se volevi uscire per fumarti una sigaretta puoi andare la. Io vado"

tom annuì,e insieme si avviarono.

G" la vista non è granchè...però ci si sta bene per prendere una boccata d'aria"

T" si infatti" non lo stava ascoltando, era concentrato su martina...era stato solo un sogno? eppure era troppo vero!

G" eppure non riesco a capire perchè cavolo dentro non si può fumare....ridicolo" continuava lui ignaro di parlare a vuoto.
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Io ancora non ho capito dove caspita sono U_U


L'aria gelida della sera stuzzicò le mani di tom, che le infilò nella tasca della felpa, ma le tirò fuori quasi subito.

C'era qualcosa di piccolo e fine all'interno.
Estrasse l'oggetto e lo mise all'altezza dei suoi occhi per vedere meglio.

Era la chiave!

Allora era vero! non aveva solo sognato!

Ma un'altra cosa lo distrasse; il panorama seppur mediocre, gli mostrò una grossa casa bianca, che si stagliava proprio di fronte a lui.

Era li! Lei era li dentro! se lo sentiva!

Georg ancora stava parlando, corse dentro senza dirgli nulla, aprì la porta scontrandosi contro gustav

Gu" ma dove corri pazzo!!!?"
T" torno subito, giuro!"

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Scusa ma fin'ora hanno rotto che non potevano uscire, e adesso lui esce lo stesso??
e cominciò a correre a più non posso senza meta, semplicemente nella direzione che pensava l'avesse portato a quella casa.

Dopo una mezz'ora finalmente....ecco il cancello!

La strada era priva di nebbia, anzi era molto luminosa e anche un po affollata...dovevva essrre il quartiere residenziale.

Si avvicinò nuovamente, e come nel sogno, questo si aprì da solo.
Stavolta però non badò ai particolari, corse dritto alla porta, questa si aprì e lui corse subito su per le scale, fino alla stanza
della bambina.

Quando entrò la bambina era li che sfogliava il solito libro della sera prima, in compagnia dell'orsetto.

Tom, senza farsi sentire, avanzò piano verso di lei e si sedette al suo fianco.

Quando martina si voltò, sorrise , lo cinse al collo con le corte bracciotte tozze e gli dette un bacio sulla guancia.

M" che bello sei tornato!"

T" te l'avevo promesso"

M" grazie..." sempre con quell'aria dolce

T" e di che?!" sorrise anche lui..

T" senti, ti va di venire con me, ti faccio conoscere mio fratello e i miei amici!"

M"...ecco, verrei volentieri, ma se il babbo poi si arrabbia perchè sono uscita?!"

T" se succede ci parlo io con il tuo babbo" ma tom era convinto che il babbo di martina non avrebbe detto nulla, anzi non si sarebbe
fatto vivo.

M" va bene!" si guardò attorno" allora mi devo vestire per bene!"

T" si vede proprio che sei una femminuccia! subito a pensare ai vestiti!!!!"
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Beh, almeno noi non andiamo in giro conciate come te ._.


martina rovistava col solito movimento da trottola, tra i suoi vestiti , prendendo in braccio quelli scelti.

M" eh ma se dici così vuol dire che la sai lunga, a proposito di femminucce!" disse con ironia

Tom si stropicciò gli occhi e facendo finta di nulla pensò tra se e se " eccoci anche questa mi ha sgamato in pieno...e non ha nemmeno
10 anni"
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Puaaaahahahaha ma se lo ha scritto in faccia "SONO UN GIGOLO'!!"


M" come stò?!" disse lei apparendo con un balzo davanti a tom.

Si era messo un vestito blu, alla marinaretta con un nasto attorno alla testa che terminava in cima con un fiocco nero dello stesso
materiale. Sandali alla dorothy del mago di oz, in vernice nera e una borsa bianca.
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Dorothy <3 Ah no, pensavo al mio professore di Profezia, scusa T_T


T" sei una bambina davvero molto chic! credo che andrai d'accordo con mio fratello"

M" tuo fratello è chic?" chiese lei sorridendo

T" no mio fratello è solo tanto scemo, ma le cose chic gli piacciono moltissimo!"

martina rise. Lui la prese per mano e insieme si avviarono verso il cancello.

Una volta fuori tom si osservò attorno.

T" ecco, ora mi devo ricordare la strada"

M" perchè non te la ricordi?" la voce di martina aveva qualcosa di diverso rispetto a 5 minuti prima

T"infatti....sono arrivao in fretta prima, e ..."sin interruppe... quella che teneva per mano, non era martina...
o meglio era lei, ma a 18 anni!
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Ommioddioooooooo O________O


Era molto più alta di prima, i capelli non erano più lunghi, ma le cadevano sulle spalle.

Gli occhi erano gli stessi! Brillanti e avevano una leggera ombra di matita blu all'interno e un leggero ombretto perlato che si vedeva
solo quando il sole ci batteva sopra.

Ma non aveva ancora notato la Mise: il vestito blu alla marinaretta si era accorciata al ginocchio lo scollo era più...consono all'età
della martina di adesso.
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Tom Tom Tom, caro e vecchio Tom, comincia a tenere gli occhi lontani...


Agli orecchi portava due lucenti perle raffinate, chissene frega se erano vere o di plastica. Il fiocco sulla testa era di una misura
moderata...

M" ehy...." gli passò la mano libera davanti agli occhi, con un sorriso ironico sulle labbra

questo spiazzò ancora di più tom.

M" allora?! si può sapere che hai?"

T" beh, tu...sei, sei diversa!

M" che? ma che dici?!" si dette una rapida occhiata

T" dentro casa, io...ti avevo vista...eri una bambina!"

M" beh, dici?! io non mi sono mai vista...non ci sono specchi la dentro"

T" in ogni caso, fidati, ti preferisco così...sei bellissima"

ancora una volta le guance di martina si tinsero di un rosa acceso e lo sguardo cadde a terra.
Tom come d'abitudine invece continuava a tenerla per mano e fissarla.

M" beh, allora...andiamo?!" disse lei per distogliersi di dosso la sensazione di essere osservata.

Tom annuì. per una decina di minuti stettero zitti.

M"e ora come mai ti sei ammutolito?!

T" come?!"

M" sei serio serio e zitto! non è normale"

T" nemmeno tu sei molto loquace rispetto a ieri"

M" beh...ok hai ragione, ma te l'ho chiesto io prima!" rise

T" ok, beh, io ...pensavo"

M" a cosa?"

T" è ...una stupidaggine"

M" ma dai dimmi!"

T" ok, pensavo, ti ricordi...stanotte..."

M" nel sogno?"

ok questa era la prova che non era impazzito. Annuì

T" precisamente, tu mi hai detto che tuo padre ti aveva costruito una casa fantastica cosìche tu non uscissi e non corressi pericoli"

M" esatto" disse interessata

T" ecco, io non sono del tutto d'accordo"

M" spiegati..."


T" secondo me quella casa, non esiste, sei tu, che hai paura dei giudizi della gente. Allora ti sei creata quella casa, come rifugio
, come luogo di isolamento...dove tu eri tutto quello che serviva...grazie alla tua fantasia...."

M"wow, complimenti, bella teoria, e cosa te lo fa pensare?"

T" proprio il fatto che finchè sei rimasta la dentro, ti vedevo come una bambina...e ora che siamo usciti...beh, sei cresciuta! dovevi
solo uscire dal tuo guscio interiore"

M" fai lo psicologo per caso?"

T" no affatto, non credo di poterlo fare!" risero di gusto.

M" comunque ci hai preso, sono parecchio timida, e tendo a nascondermi..."

T" te lo ripeto, non devi, fidati"

Parlando e camminando arrivarono alla palazzina da dove tom era evaso.
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Ergastolo o_O



Davanti alla porta della stanza dove aveva lasciato bill e gli altri sentì un gran vocio...segno che qualcuno si era accorto della
sua assenza.
Bussò senza esitare.

B" avanti!!!"

sempre tenendo martina per mano, tom entrò nella stanza.

Ge" ma si può sapere dove....." si bloccò nel vedere che tom era in compagnia.
Tutti e tre puntarono gli occhi sgranati sulla strana coppia. Georg si fece scivolare il bicchiere di mano, e da li in poi non disse più
nulla

Bill scansò tutto e tutti , arrivò davanti a martina le prese la mano liberandola da tom e la ispezionò bene.
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Ma questo è scemo proprio U_U


Gu" ohhhh ora si capisce tutto!ma scusa non ha una gonna troppo lunga per i tuoi standard^??"

T" simpatico"


B" ma cos'è questa chiccoseria?!!! tom tu mi sorprendi!"

T" che?!"

B" stavolta te la sei scelta per bene, fidati, hai la mia approvazione"

martina e tom arrossirono violentemente.

Quando gli entusiasmi si furono placati i due uscirono in quel piccolo balcone da dove tom aveva visto la casa.

M" beh, simpatico tuto fratello."

T" ah si?"

M" si, ...perchè quella faccia delusa?"

T" beh, speravo...di...essere più simpatico di lui"

M" questa competitività fra fratelli è un po inutile...."
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Si, anche perché il fratello è leggermente occupato. Tom, mi meraviglio di te U_U

tom parve deluso

M" a vostro modo siete tutti simpatici..."

ancora più deluso

M" certo è....che tu mi hai dimostrato anche di essere dolce, gentile, una bella persona dentro e fuori...in tutto"

riecco la felicità e la determinazione....tom credette di aver ingoiato una delle fatine viste in casa di martina ...perchè
improvvisamente sentì un agitarsi dentro lo stomaco...e qualcosa che lo spingeva verso la ragazza...lei non indietreggiò.
Lo aspettò finchè i confini dei loro visi non furono una cosa sola.
Dopo un primo breve bacio tom si staccò.

T" vuoi ancora che io torni a trovarti?"

M" lo faresti davvero?"

T" tutti i giorni" sorrise

e guardandosi negli occhi tornarono al loro piccolo bacio.


___________________________FINE__________________________



spero d'aver scritto bene :D

Cazzarola hai scritto benissimo!!!!
Oh mio Dio.... Mai letta una cosa del genere *_______*
Cugy è.... E' fantastica, davvero!!!
Non ho parole T________T
Ne voglio un'altra così, ti preeeeego *_______*

Sei un genio <3
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Ah, ho tolto un pò di _ che avevi messo alla fine se no deformavano il forum xD



 
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Blenny
view post Posted on 16/3/2011, 18:16




CITAZIONE
Oddio, anche le fate voglio andare a letto con Tom O__o

eh, che fate maiale! comunque "anche" è relativo, inizialmente ne avrei fatto a meno u.u

CITAZIONE
La conosco per caso?? ^^

no, non credo mica sai....no no impossibile ;p

CITAZIONE
T" decidi tu...ma non a "le signore prendono il te" "
SPOILER (clicca per visualizzare)

CITAZIONE
Io ancora non ho capito dove caspita sono U_U

ai lettori va lasciata un po di fantasia, era un dettaglio irrilevante, bastava si intuisse che fosse

CITAZIONE
Scusa ma fin'ora hanno rotto che non potevano uscire, e adesso lui esce lo stesso??
e

causa di di forza maggiore!!!! non poteva aspettare...un modo si trova sempre! u.u


CITAZIONE
Beh, almeno noi non andiamo in giro conciate come te ._.

ah ma prima o poi lo aggiusto io sai! (anche se perderà parte della sua essenza u.u)
dignene! però sai cosa? io un paio di pantaloni a rappettone ce li ho (ma della mia taglia)
ma non li ho messi una sola unica volta...mi fanno ribrezzo proprio.... non so che cavolo m'era preso


un impegno lavorativo ;)


E' la prima cosa che ho pensato xD Sinceramente ce lo vedo Tom Kaulitz seduto ad un tavolino che è un quarto della sua statura, con il fazzolettino candido sulle gambe e il mignolo alzato mentre finge di sorseggiare del tè da una tazzina che non gli sta nemmeno tra le dita.
Raccapricciante ._.

[QUOTEDorothy <3 Ah no, pensavo al mio professore di Profezia, scusa T_T
][/QUOTE]

se non ti spicci, dorothy lo rivedi con i binocolo!!!!! scriviiiiiii

CITAZIONE
Ommioddioooooooo O________O

ehhh visto?!



sarebbe stato perfetto! mi faceva fatica descrivere ogni bene .-.


CITAZIONE
Tom Tom Tom, caro e vecchio Tom, comincia a tenere gli occhi lontani...

ti darà retta sicuramente! fidati u.u


CITAZIONE
Cazzarola hai scritto benissimo!!!!
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*__*



Oh mio Dio.... Mai letta una cosa del genere *_______*
Cugy è.... E' fantastica, davvero!!!
Non ho parole T________T
Ne voglio un'altra così, ti preeeeego *_______*

Sei un genio <3

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*_* grazie

ho delle idee dai...
diciamo che è anche un modo per cercare di far postare anche te!!!!
su su suuuu

dai ci accontentiamo anche di una OS nel frattempo!!!! *-*




<3






 
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Dollars1995
view post Posted on 16/3/2011, 19:25




*-*
Oddio, che idea meravigliosa...
Mi è davvero piaciuta, l'unica cosa che non mi va giù sono le iniziali di chi parla all'inizio del discorso, sa tanto di copione teatrale.
Vabbè, chissene v.v

Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo...

<3
 
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Blenny
view post Posted on 16/3/2011, 19:27




Grazie *-*
lo sai qual'è il problema? che se levo le iniziali fo casino e non si capisce più chi dice cosa....magari con il tempo ci arrivo u.u

 
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Dollars1995
view post Posted on 16/3/2011, 20:32




Pian piano si fa tutto
 
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5 replies since 16/3/2011, 00:35   68 views
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