~TokioHotel's Fan Fictions~

Vorrei che fosse solo un sogno, Capitolo II.II

« Older   Newer »
  Share  
Deseatful
view post Posted on 21/3/2011, 14:09





Per circa mezz’ora non ho emesso suono, sono rimasto lì a stringere quel fagotto piagnucolante che era diventato mio fratello. Non mi ha voluto dire niente, leggevo soltanto un immenso GRAZIE brillare nella profondità dei suoi occhi.

Sono seduto sulla poltroncina beige con Bill sulle mie gambe. Mi sta ancora stringendo come se fossi l’unica persona che gli sia rimasta sulla faccia della Terra, eppure le sue mani sono delicate, hanno quasi paura di farmi male.

Piano piano, sussurrandogli parole di conforto, lo sento sciogliersi contro di me, la tensione scivolare via dai suoi muscoli.

Nonostante non sopporti Beatrix, non voglio che mio fratello stia male per lei, non se lo merita affatto. So già che lui non vorrà parlarmi di nulla di quanto è accaduto poco fa.

Lo sento muoversi sopra le mie gambe e mi ritrovo i suoi occhi a pochi centimetri dai miei, mentre il mio cuore fa una capriola nel petto ed inizia a battere forte, come un cavallo in corsa.

Mi fissa e sento che mi sta scavando dentro l’anima. Non ho mai capito come riesca a fare certe cose, ma non me ne sono mai curato più di tanto; adesso invece sono quasi preoccupato: non voglio che si accorga di niente. So quanto a volte io possa apparire incoerente, poco prima voglio una cosa e subito dopo, quando la situazione si fa più tesa, cambi idea.

“Grazie Tom e scusa se ti ho fatto perdere tempo,” lo sento che mormora spostando lo sguardo sulle pareti immacolate della sua stanza.

Le sue labbra, che si muovono come a rallentatore, catturano i miei occhi e, solo quando lo vedo accennare un sorriso, vengo ricatapultato nella realtà; sono sicuro che Bill se ne sia accorto.

Sento le mie guance iniziare a prendere fuoco e so già che tra qualche istante sarò un pomodoro maturo. Lascio correre e gli sorriso a mia volta.

“Farei di tutto per te. Stai tranquillo che non mi hai fatto perdere alcun tempo, non avevo nulla da fare.” dissi per cercare di bloccare le scuse di mio fratello già sul nascere.

Da lontano sentii proprio in quel momento una musichetta a me molto familiare: era il mio cellulare che stava squillando nella mia camera.

Senza una parola Bill si sollevò da sopra le mie gambe e mi fece alzare. Stavo dirigendomi verso la porta della stanza quando percepii una sua mano bloccarmi il braccio e farmi girare verso di lui.
Il mio cuore, che stava tornando a battere regolarmente, ebbe un altro sussulto e ricominciò a galoppare impazzito.

Lo vedo avvicinare il suo viso al mio e sgrano gli occhi. Che stia per...?

Improvvisamente sento le sue labbra sulla mia guancia e lo vedo uscire dalla sua stanza con un sorriso.

Rimango a fissare il punto in cui l’ho visto prima di dirigersi verso il soggiorno. Lentamente mi porto una mano sulla pelle sfiorata dalla sua bocca. Sento le guance ancora più infuocate di prima e mi sembra di toccare il cielo con un dito.

Il mio telefonino intanto ha smesso di suonare. E chi se ne frega!

Gongolando, mi dirigo in camera a recuperare il mio panino e l’insalata e vado in cucina.
Non appena entro nella stanza do uno sguardo all’orologio appeso al muro: l’una.

“Non mangiamo insieme?” sento chiedermi dalla voce preoccupata di mio fratello.

“Cosa?” chiedo spaesato. “Oh, veramente avevo pensato di pranzare in camera e sistemare una cosa sul computer, ma visto che ci siamo mangio con te, va bene?” gli domando sorridendo.

Lo vedo annuire e prendere alcune cose dal frigo per prepararsi qualcosa di veloce. Nonostante fosse tornata in lui quella calma apparente che c’era prima, lo vedo sconvolto, preoccupato, ma soprattutto in colpa. Per cosa? Per aver fatto star male quella Beatrix? Fosse stato per me l’avrei sbattuta fuori casa già dal primo giorno che ha messo piede all’interno di questa casa.

L’aveva già nel mirino mio fratello e questo non lo sopporto. Sarò anche egoista, ma è così: Bill è mio, in tutti i sensi.

♀ + ♀ = ♥



Sono passati circa cinque giorni e Bill e Beatrix, le due B, non si sono più sentiti. Molte volte ho visto mio fratello provare a chiamarla, ma a quanto pare i suoi tentativi sono stati del tutto vani: non ha mai risposto al telefono.

Giorno dopo giorno lo vedo sempre più demoralizzato e più triste. Non è che abbia perso chissà quale tesoro, eppure per lui era importante, me ne sono accorto soltanto adesso.

Non si è mai aperto con me riguardo a questa faccenda. So di dover stare fermo in un angolo e che tutto ciò che sta accadendo riguarda solo loro due, ma non ce la faccio. Se Bill non mi permette di aiutarlo, lo farò a modo mio.

Se Maometto non va dalla montagna, la montagna va da Maometto.

Ok, non mi piace molto come esempio, ma è giusto per inquadrare meglio quello che voglio fare. Ci riuscirò? Boh, chi diavolo lo sa, io spero solo in meglio.

Giro lo sguardo verso la sveglia appoggiata sul mio comodino: le dieci e quarantacinque. Mi alzo dal letto e mi preparo.

Dopo aver fatto colazione assieme ad un Bill con il morale sotto le scarpe, pardon, ciabatte, mi aspetta una mattinata da Georg, decisamente più allegra.

Prendo le chiavi della mia auto dalla tasca del giubbotto e saluto mio fratello con un bacio veloce sulla guancia e un’arruffata di capelli, mentre lui mi guarda storto e mi sorride leggermente.

Come apro la porta di casa però, vedo qualcosa che non avrei mai pensato di voler vedere. Una chioma corvina e liscia e un paio di occhi verdi. La ragazza stava facendo le carezze a Scotty attraverso le sbarre del cancello e per poco non mi presi un colpo.

Diavolo, e ora? Non ci voleva proprio, non adesso che Bill sembra aver ripreso a mangiare un poco; tra poco lo vedrò sparire attraverso le lenzuola.

La vedo alzare gli occhi dal cane a causa del rumore del portone di casa e fissarmi con quei suoi occhi che ti scavano sin dentro l’anima. Un brivido mi percorre la schiena.

“Ciao, Tom,” mi saluta cortesemente, anche se sa benissimo che per potrebbe pure andarsene benissimo a spasso da un’altra parte.

A passo spedito mi avvicino al cancello, proprio dove si trova lei mentre Scotty mi scodinzola intorno e mi salta addosso.

“Sono venuta a parlare con tuo fratello, è in casa?” mi chiede con voce talmente bassa che non credo di aver capito bene.

“No, non c’è adesso. E’ uscito poco fa e non ti conviene aspettarlo, non so quando ritorni,” le mento, pur sapendo che con le bugie me la sono cavata sempre maluccio. Tentare non nuoce.
O forse si? “Vieni con me,” le dico, ma più che una richiesta sembra un ordine. La vedo annuire. “Aspetta un attimo che prendo la macchina e arrivo.”

Mentre mi dirigo verso il garage tiro fuori il cellulare dalla tasca destra dei miei jeans e avverto Georg che non se ne fa più nulla. Non mi chiede alcun motivo, anche perché sa che prima o poi tutto verrà a galla.

Dopo neanche cinque minuti me la ritrovo seduta sul sedile di fianco al mio, un silenzio imbarazzante è calato all’interno dell’abitacolo.

“Dove stiamo andando di preciso?” mi domanda mentre continua a guardare le strade di Berlino mentre ci muoviamo sulla superstrada. Apro il finestrino e cambio la marcia mentre l’aria fresca mi accarezza il viso.

“A casa di mia madre, devo parlarti.” annuncio senza alcuna emozione nel tono di voce. “Lei e Gordon sono fuori per tutta la settimana,” le spiego quando la vedo alzare un sopracciglio.

Terribilmente identico a quello che avrebbe fatto Bill. Scuoto la testa.

La vedo allungare una mano ed accendere lo stereo. Dio, quanto non la sopporto. Come diavolo fa a piacere a mio fratello rimane per me ancora un mistero.

Volta il viso nella mia direzione e mi sorride con una faccia che, se solo non stessi guidando, le tirerei uno schiaffo.

Sa benissimo che non mi è per niente simpatica e lo sta facendo di proposito.

Cristo, come vorrei che tutto questo fosse solo un sogno.

Note: Bene bene, Silvia ce l'ha fatta a sistemare questo capitolo ed eccolo qui tutto per voi.
Spero vi piaccia.
Un bacione
 
Top
Dollars1995
view post Posted on 21/3/2011, 19:43




<3
 
Top
.S t e r n.
view post Posted on 21/3/2011, 22:08




E' bellissimo *-*
Mi è piaciuto tantissimo il paragone dei pomodori con le guance di Tom e la scena di lui che da un bacio a Bill e gli scompiglia i capelli è troppo bella!!!
Brava, davvero brava!!!

Aspetto il quarto <3
O il terzo? O il secondo punto tre?
Qualsiasi cosa sarà, lo aspetto *___*
 
Top
2 replies since 21/3/2011, 14:09   66 views
  Share